Come preparare le ravazzate fritte in casa? Oggi vi svelerò come preparare uno dei più famosi street food siciliani. Le ravazzate fritte sono deliziose e perfette da servire in qualsiasi occasione. È risaputo che in Sicilia si mangia molto bene e che una parte della tradizione culinaria è costituita dalla rosticceria.
Non avrete mai vissuto appieno la Sicilia se, visitandola, non avrete mangiato almeno un prodotto tipico che rientra in questa categoria. Avrete l’imbarazzo della scelta fra arancine, ravazzate, cipolline, calzoni, rizzuole e rollò.
Tutti i prodotti sopracitati rientrano di diritto anche nella categoria dello street food siciliano e sono così buoni che sarà difficile resistere e mangiarne solo uno. Curiosi di scoprire come preparare la ricetta della mia nuova bontà? Seguitemi!
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- DifficoltàMolto facile
- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione30 Minuti
- Tempo di cottura5 Minuti
- PorzioniPer 15 ravazzate
- Metodo di cotturaFrittura
- CucinaItaliana
- StagionalitàTutte le stagioni
Ingredienti
Per la pasta brioche
Per il ragù
Per friggere
- Energia 775,22 (Kcal)
- Carboidrati 45,75 (g) di cui Zuccheri 7,71 (g)
- Proteine 13,18 (g)
- Grassi 61,56 (g) di cui saturi 9,22 (g)di cui insaturi 47,40 (g)
- Fibre 2,75 (g)
- Sodio 298,74 (mg)
Valori indicativi per una porzione di 100 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.
* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov
Strumenti
Preparazione
Preparate la pasta brioches con la planetaria, quindi versate tutti gli ingredienti nella ciotola tranne il lievito che dovrà essere sciolto a parte in un bicchiere di acqua tiepida e versato poco per volta all’interno della macchina.
L’impasto dovrà risultare soffice ed omogeneo e sarà pronto quando si staccherà dalle pareti della planetaria. Basteranno circa 10 minuti. Una volta ottenuto l’impasto, lasciatelo riposare per circa 1 ora al riparo da correnti d’aria.
Nel frattempo preparate il ragù per la farcitura. Tritate finemente la cipolla, la carota e il prezzemolo e fate soffriggere il trito ottenuto in una padella con dell’olio extravergine d’oliva. Unite un po’ d’acqua e, successivamente, la carne macinata.
Fatela rosolare per qualche minuto, sfumate tutto con il vino e unite il concentrato diluito con dell’acqua. Date una bella mescolata e unite i chiodi di garofano, l’alloro, il sale, il pepe e un pizzico di zucchero, che servirà a contrastare l’acidità del sugo.
Al termine della cottura unite i piselli e il parmigiano grattugiato, quindi proseguite la cottura per qualche altro minuto. Spegnete il fuoco e mettete la farcitura da parte.
Trascorso il primo tempo di lievitazione, riprendete l’impasto e trasferitelo su una spianatoia in modo da ottenere i pezzi necessari per preparare le ravazzate. Io mi sono attenuta a un peso di circa 50 grammi per pallina, poiché cresceranno con la seconda lievitazione.
Spargete della farina sulla spianatoia e prendete la prima pallina. Allargatela con il mattarello fino a stenderla allo spessore di mezzo centrimetro. Durante la lavorazione spolverate un po’ di farina sul disco in modo da non farlo attaccare al mattarello. A questo punto procedete con la farcitura.
Disponete un cucchiaio non troppo colmo di ragù al centro del disco. Chiudete bene il disco a mo’ di pallina e ponete quest’ultima su una leccarda ricoperta di quadrati di carta forno più grandi della ravazzata ottenuta.
Procedete in questo modo fino ad esaurimento degli ingredienti e ricordate di lasciare un po’ di spazio fra una pallina e l’altra in modo che non si attacchino durante la seconda lievitazione, che dovrà essere di 45 minuti.
Trascorso questo tempo, mettete l’olio di semi di girasole in un pentolino ben alto e fatelo scaldare. Non appena sarà arrivato a temperatura, prendete un quadrato di carta forno con sopra la ravazzata lievitata e tuffatelo nell’olio bollente.
La carta forno si staccherà da sola venendo a contatto con l’olio bollente e potrete eliminarla servendovi di una pinza. Friggete le ravazzate fino a ottenere una doratura uniforme, quindi toglietele dall’olio e ponetele su un vassoio con carta assorbente, in modo da eliminare l’olio in eccesso.
Servite le ravazzate fritte ben calde in tavola in modo da gustarne appieno il sapore.
I consigli di Franci
Le ravazzate fritte si conservano per un giorno al massimo in dispensa, ben chiuse in un sacchetto di carta.
Si sconsiglia la congelazione.
Potete preparare le ravazzate anche forno. Vi basterà lasciarle sulla leccarda che avete utilizzato per la seconda lievitazione e infornarle in forno preriscaldato a 180°C per 15-20 minuti.
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