Latte dopo la data di scadenza: quanto dura?

Latte dopo la data di scadenza: quanto dura? Vediamolo insieme in questo uovo articolo. Il latte è uno di quegli alimenti che non va a finire nel lavandino subito dopo la data di scadenza. Bastano alcuni piccoli accorgimenti per capire se il latte è ancora buono dopo la scadenza, evitando così gli sprechi alimentari.

latte dopo la data di scadenza

Possiamo bere il latte dopo la scadenza?

Sulle confezioni del latte possono essere presenti due diverse diciture, entrambe riferite alla scadenza. È bene precisare che queste diciture hanno significati differenti. Se sulla confezione vi è scritto “da consumare entro il”, allora il latte va consumato entro tale data e mai dopo. Questo perché il latte dopo quella data non sarà più buono. Tale dicitura solitamente si trova sul latte fresco pastorizzato, che ha un periodo di conservazione molto breve. Parliamo di circa 7 giorni.

Al contrario, se sulle confezioni è presente la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il”, ciò significa che potrà essere consumato anche dopo diversi giorni dalla data di scadenza. Prima di consumarlo è comunque consigliabile di prestare attenzione. Tale dicitura si trova sul latte a lunga conservazione UHT, che ha un periodo di conservazione compreso tra 3 e 6 mesi. Il latte può essere bevuto anche dopo la scadenza, senza alcun rischio per la salute.

Come riconoscere se il latte è ancora buono?

Bastano piccoli accorgimenti per capire se il latte scaduto è ancora buono per essere consumato. Vediamo insieme quali sono:

  • ODORE DEL LATTE: Sembra l’accorgimento più banale, ma è uno dei primi da mettere in atto. Se il latte è ancora buono, avrà un odore delicato, quasi inesistente. Al contrario, se il latte è andato a male sentirete un odore acidulo e sgradevole.
  • COLORE: Per capire la freschezza del latte post scadenza è ben controllare anche il colore. Se versando il latte nel bicchiere noterete delle macchie o un colore tendente al giallo, allora non sarà più buono da consumare.
  • CONSISTENZA: Basterà agitare la confezione per smuovere eventuali depositi presenti sul fondo. Se il latte è ancora buono per il consumo, la sua consistenza non presenterà grumi.
  • SCALDARE IL LATTE: Vecchio rimedio infallibile delle nonne. Basterà far bollire il latte in un pentolino e se una volta caldo tenderà a coagulare o formare dei grumi, non sarà più buono.

In conclusione possiamo affermare che è bene non buttare il latte basandosi semplicemente sulla data di scadenza. Accertatevi sempre che esso non sia commestibile e, soprattutto, conservatelo in maniera corretta. Se si tratta di latte fresco o di latte in confezioni già aperte, conservatelo sempre in frigorifero.

Al contrario, conservate il latte a lunga conservazione a temperatura ambiente, lontano da fonti di calore. Conservate le bottiglie di latte fresco o le confezioni aperte di latte a lunga conservazione sempre nel ripiano centrale del frigorifero, poiché se messo nello sportello, oltre a essere la parte meno fredda dell’elettrodomestico, l’alimento sarà soggetto a sbalzi di temperatura frequenti.

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